Ruggero Lenci

Ruggero Lenci 

Ruggero Lenci nasce a Roma nel 1955, si laurea in Architettura a Roma e negli Stati Uniti ed attualmente è professore associato alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma "La Sapienza". Oltre all'insegnamento egli svolge la professione e partecipa a numerosi concorsi di architettura nazionali ed internazionali. All'attività accademica affianca da anni un'intensa attività artistica , lavorando con diversi materiali e cimentandosi nel disegno, nella scultura e nella creazione di gioielli.

CONCORSO PER IL NUOVO MUNICIPIO DI SANTA MARINELLA (RM) 


Santa Marinella è una città costiera, e perciò caratterizzata da un tessuto frantumato di edifici di dimensioni ridotte, diversi nel carattere e nello stile, ed un agglomerato che si disperde in una spazialità fluida e indefinita, senza un chiaro rapporto fra i vuoti non edificati ed i pieni degli edifici. 
La richiesta di una nuova sede municipale offre l'occasione di dare nuova identità allo spazio pubblico interessato dalla massima istituzione cittadina. 


L'area prevista per il nuovo Municipio suggerisce il principio insediativo dell'acropoli, data la quota altimetrica; un'acropoli, però, che si configuri come elemento ordinatore degli spazi limitrofi attratti dalla nuova significativa presenza. Il palazzo comunale è perciò inteso non più solo come un nucleo amministrativo e burocratico della comunità, ma come elemento propulsore di vita sociale, permeabile e accogliente. 

Il principio di permeabilità è l'ispirazione dietro il progetto. Il parterre d'ingresso sulla via Aurelia, la nuova piazza della Repubblica e i due slarghi su via della Libertà sono tutti comunicanti tra loro e connessi con la corte interna, spazio civico d'incontro, intrattenimento o sosta. Dalla corte si accede, attraverso la gradonata di copertura dell'aula consiliare, ad una terrazza panoramica, su cui si apre su un lato il livello superiore della biblioteca ed un luogo di ristoro sull'altro. 


Il progetto del nuovo palazzo municipale risponde all'eterogeneità dell'area con un'immagine stilisticamente forte e unitaria che, nella semplicità, nel rigore e nella chiarezza volumetrica, ricorda il linguaggio del razionalismo italiano. L'inserimento di giaciture e angolazioni diverse stempera la geometria classica del blocco centrale, ricercando il dialogo con il contesto. la volumetria pura e compiuta, propria dell'architettura razionale, si dinamizza con l'introduzione di un volume leggermente ruotato rispetto all'Aurelia. 
Nella distribuzione e nel dimensionamento dei vari settori ed ambienti particolare attenzione è stata posta al rapporto coerente tra le funzioni: accessibilità e vicinanza tra le funzioni connesse, autonomia di accesso ad alcune zone. 
Il principale ingresso pubblico su apre su via Aurelia, al centro di un portico vetrato che lascia vedere un atrio a doppia altezza. Sul lato destro della corte si apre un grande salone di uffici con sportelli al pubblico, completamente vetrato e accessibile anche dalla corte stessa. Sul lato sinistro, invece, un varco porticato media lo spazio tra le due piazze ed ospita un accesso indipendente alla biblioteca. 
Sul lato verso il mare è disposta la zona "politica" del Municipio. L'aula Consiliare, cui si accede dalla corte interna o direttamente da via della Libertà, costituisce un corpo a sé stante inserito sotto il lato sud dell'edificio, con copertura gradonata verso la corte. 
Il settore degli uffici occupa interamente il lato nord. A sud, il corpo "a ponte" sopra la gradonata, accoglie gli organi istituzionali con gli uffici del sindaco, vice sindaco, segretario generale e presidente del consiglio e le sale di rappresentanza e della giunta. Sul lato ovest sono ubicati gli uffici per gli assessori e la sala stampa. Nell'ala opposta, il settore dei servizi tecnici. 


Scultura

"L'incastro geometrico costituisce un tema fondamentale della vita, essa passa per l'incastro  e nasce da esso. L'incastro è un incastro chimico quando delle molecole sono unite insieme e vi è una forza nell'atomo (neutroni ed elettroni che lo tengono coeso). Nel mondo reale noi viviamo con cose che possono stare insieme e quindi l'incastro diventa elemento essenziale per lo sviluppo della vita. Attraverso le sculture ho voluto trovare all'interno della materia alcune possibili tipologie di incastro"

 

LABIRINTO - Ruggero Lenci 2006


"L'incastro ha delle particolarità molto interessanti, senza la chiave che ti permette di comprendere come gli elementi sono incastrati non riuscirai mai a penetrare ed a sfilare gli elementi. "



 

 

"L'incastro può essere rotto in maniera distruttiva , ma esso può essere disarticolato anche in maniera non distruttiva e per farlo bisogna ripercorrere tutte le fasi che lo hanno prodotto. "


"La qualità del pieno è la qualità del vuoto, se il pieno è di qualità di conseguenza anche il vuoto lo è. La qualità di queste due componenti si misura da come l'essere umano riesce a percepirlo, se il sentire avverte quell'emozione di profonda commozione. Il vuoto è un'entità che abbraccia tutti i pieni"


Domanda:

-  Il tema fondamentale delle sue opere scultoree è l'incastro. Questo tema viene sviluppato anche nelle sue opere artistiche non scultoree, come per esempio il disegno o la pittura?

- Osservando i suoi disegni ho notato che molto spesso inserisce volti umani anche se poi nella rappresentazione d'insieme si vede chiaramente che non è l'uomo il soggetto a scala grande della raffigurazione, c'è una ragione particolare per questa scelta artistica?

Angeloni Elisa , Bilotti Martina 

 

 

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