Let's talk about mental health
Let’s talk about mental health
“Un architettura che vuole ridare speranza”
Questo progetto è volto ad aiutare le persone che soffrono
di disturbi psicologici quali: depressione, ansia , attacchi di panico,
disordini alimentari etc…
In passato l’argomento dei disturbi mentali era un taboo, le
persone che ne soffrivano tendevano per quanto possibile a nasconderlo e
vergognarsene. Finalmente oggi si inizia a parlare di questa tipologia di
disturbi ma c’è ancora una lunga strada da percorrere, è importante iniziare a
pensare di inserire nelle nostre città delle strutture in cui non solo si possa
aiutare tramite una terapia la persona in difficoltà ma si pensi anche ad un
aiuto che va oltre. Chi soffre di questi disturbi cade in un circolo vizioso e
non si rende conto di ciò che gli sta’ succedendo e l’unica cosa che riesce a
sentire sono i suoi pensieri, il mondo diventa come un film muto. E’
fondamentale quindi attivare delle soluzioni che riescano gradualmente a spezzare la routine .
Il progetto che ho in mente non è destinato semplicemente
alle persone in difficoltà ma a tutti, questo aspetto è fondamentale poiché si
tende a lasciare soli coloro che soffrono di queste malattie perché non è
semplice comprenderli fino in fondo ma l’aiuto che si può dare è invece
grandissimo; anche una piccolissima interazione può cambiare la giornata della
persona malata diventando un piccolo gradino superato di una lunga scalinata.
Il cuore del progetto dunque sarà lo spazio urbano, luogo
d’incontro e di relazione, intorno ad esso si andranno ad articolare le altre
funzioni della struttura. Lo spazio comune è il modo perfetto per consentire
alle persone di mettersi in gioco passo dopo passo, chiaramente sarà poi
fondamentale inserire delle aree più private come delle aree relax in
cui ci si può rifugiare in caso di bisogno. La struttura avrà poi al suo
interno una clinica in cui poter ricevere tutto il supporto necessario e
una farmacia. Oltre alle tradizionali cure psicologiche si pensa di
inserire anche delle attività che rompono la routine e aiutano la persona a
riprendere consapevolezza del proprio corpo e di ciò che li circonda quali:
spazi destinati a yoga-pilates (che aiutano ad acquisire consapevolezza
del proprio corpo e insegnano la tecnica della respirazione) , luoghi in cui si
rientra in contatto con l’arte del fare quindi laboratori d’arte (attività
che sposta l’attenzione su qualcosa di diverso rispetto ai pensieri che
invadono la mente) ed aree destinate alla pet therapy (gli animali sono una grande fonte di
gioia, riescono anche a regalare un sorriso a chi è inabissato nella tristezza
e nel dolore). Si pensa inoltre di inserire un cat cafè , uno spazio in cui poter passare il tempo è
fondamentale poiché non solo è d’aiuto alle persone malate ma diventa luogo
d’incontro anche per esempio delle persone che accompagnano i loro parenti/amici
in questa struttura in quanto spesso chi soffre di questi disturbi ha grandi
difficoltà anche solamente ad uscire di casa.
Il ruolo della luce e della natura sarà
fondamentale in questo progetto in quanto spazi luminosi e ricchi di
vegetazione tendono a mutare in meglio anche se di poco l’umore di chi non stà
bene. Si pensa dunque a quello che conosciamo come biophilic design che
mira a ricreare i meccanismi della natura in cui l’uomo in origine è immerso.
Ecco come definisce questi aspetti Stephen
Kellert, fra i pionieri del biophilic design nel mondo:
- LuceLa luce contribuisce al comfort delle persone, oltre a regolarne naturalmente i ritmi di vita e l’orientamento. A tal motivo, il design biofilico favorisce l’uso di ampi lucernari, finestre oltre il livello degli occhi che contribuiscono a un ambiente luminoso (i cosiddetti “cleristori”) e grandi atri.
- PianteLe piante sono impiegate nel design biofilico per la loro capacità di ridurre lo stress, favorire la produttività e incrementare il benessere fisico. La vegetazione è incorporata sia all’esterno che all’interno degli edifici e usata in maniera abbondante.
- AnimaliL’interazione con gli animali viene ricreata con l’uso di acquari o giardini e promuove l’interesse, la stimolazione mentale e la calma.
- Paesaggi naturaliPer contribuire al senso di benessere e soddisfazione degli occupanti, il design biofilico ricrea paesaggi naturali sfruttando ampie vedute o giardini.
- Tempo meteorologicoPermettere agli occupanti di osservare l’evoluzione del tempo meteorologico contribuisce alla loro consapevolezza e stimolazione mentale. La misura più impiegata per promuovere questi benefici è l’uso di ampie finestre.
- AriaL’aria fa sì che gli occupanti percepiscano la temperatura, l’umidità e la ventilazione dell’ambiente in cui si trovano. La pratica più usata nel biophilic design per promuovere questa caratteristica è accertarsi che tutti questi elementi varino all’occorrenza, in maniera costante.
- AcquaL’impiego di corpi d’acqua nel design di un edificio contribuisce a ridurre lo stress e a favorire la produttività. Nel design biofilico, essa viene integrata soprattutto grazie a fontane e acquari.
- FuocoIl fuoco risulta tra gli elementi più difficili da incorporare nel biophilic design. Quando viene impiegato, rende l’ambiente piacevole agli occupanti procurando calore, vivacità e movimento.
A tutti questi elementi si aggiungono numerosi
dettagli minori, che costituiscono riferimenti più o meno impliciti ai pattern presenti
naturalmente nell’ambiente.
Essi includono l’uso di
materiali naturali, colori che si rifanno ai toni
della natura e immagini di paesaggi.
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